| da sempre il banchetto è stato un momento di festa e di convivialità, e oltre ad avere una certa rilevanza sul piano sociale, è a mio avviso anche un ottimo modo per sintonizzarci con le divinità...io personalmente mi rifaccio al culto di aradia, ma come lei molte altre divinità possono essere "invitate" a "festeggiare" con noi; generalmente i momenti in cui viene consumato un banchetto rituale sono le festività, i sabba, e tutte quelle occasioni i cui si celebra un determinato evento.
prima che inizi la festività, recatevi a fare la spesa, e comprate roba di primissima qualità; dopodichè accingetevi alla preparazione delle libagioni, già durante la preparazione, potrete iniziare a sentire l'aria della festa che si avvicina, preparate ciò che più vi gradisce, tenendo però presente e facendo attenzione ai "gusti della divinità" ad esempio se lavoriamo con afrodite, non potete creare un piatto antiestetico, dovrete curare l'immagine del piatto nel minimo dettaglio, se dovete dedicare il banchetto ad una divinità del cimitero, eviterete cibi come frutta acerba e prediligerete le carni... comunque una volta preparato il banchetto, fat un bel bagno rituale tracciate il cerchio e posizionate le libagioni sull altare... attenzione, se si banchetta da soli, dovrete preparare gli alimenti per due persone, se si è in 3 per 4 ecc.. se si segue il culto della stregheria italiana, oltre al banchetto, 2 elementi non possono mancare mai, il pane e il vino ( preferibile rosso)... un po come per la stregheria cubana ha il rhon e il sigaro.... comunque posizionate il cibo sull'altare e procedete con la purificazione e benedizione... in che modo? i 4 elementi... con questi noi riproduciamo le forze che hanno dato alla luce quella divinità, che inevitabilmente sono maschili ( fuoco aria) e femminili ( acqua terra) quindi procediamo con l'unione di acqua e sale con il quale aspergeremo gli alimenti per caricarli di energia femminile, dopodichè uniremo incenso e fuoco, con il quale fumigheremo gli alimenti per caricarli di energia maschile; adesso, che gli alimenti sono puri e carichi, viene recitata un invocazione e si conclude scrivendo con la bacchetta o il dito indice, il nome della divinità chiamata nell aria sopra agli alimenti; dopodichè si offre all'ospite invitandoloa nutrirsi e si consuma il banchetto una vfolta finita la propria razione, quella della divinità rimane nell'altare, e solo alla scadenza della festività ( in genere al sorgere del sole) si può togliere; una volta tolto, logicamente non può essere consumnato, ne gettato nella pattumiera, quindi il tutto viene sotterrato o bruciato o gettato in un fiume.
|
